CONSUMO ETICO: Guida allo
Shopping Sostenibile
Fine anno, tempo di
bilanci. Anche di sostenibilità nella moda.
Ethical Consumer, la
principale organizzazione britannica di consumo alternativo che dal 1989 studia
e registra i dati delle società da un punto di vista sociale e ambientale, ha
stilato una classifica che si presta a
guida dello shopping sostenibile, o quantomeno consapevole (adesso lo
sai, quindi devi vedertela con la tua coscienza!).
Ethical Consumer ha
analizzato ben 57 negozi e catene di abbigliamento (compresi quelli online) da
un punto di vista etico e ambientale, fornendo dettagliate spiegazioni e
criteri di valutazione (animali, ambiente, persone, politiche, sostenibilità
del prodotto). La classifica riguarda i principali marchi di catene di
abbigliamento presenti nel Regno Unito, e per esteso (leggi: globalizzazione)
riguarda anche molti marchi e catene presenti sul nostro mercato.
Nella classifica troviamo
ai primi tre posti: H&M, Marks and Spencer e Zara mentre all’ultimo
posto figura George (un marchio di proprietà Walmart). Non ai primissimi posti
della classifica, ma con un punteggio comunque medio-alto subito sotto Tommy
Hilfiger, figura Benetton, al centro di recenti polemiche dopo la tragedia di
Rana Plaza.
Nonostante i primi in
classifica non appartengano a ciò che Etichal Consumer raccomanda come prima
scelta (‘abbigliamento alternativo’), essi si distinguono comunque per le
politiche aziendali di controllo della filiera produttiva, dei salari e
dell’uso di sostanze tossiche (i primi hanno un punteggio di 9.5 su 20).
La classifica viene
comunque costantemente aggiornata.