
La diffusione sempre maggiore in campo tessile di rayon, modal,
viscosa e altre fibre derivate dalla cellulosa sta provocando effetti
devastanti a livello mondiale sulle foreste e sul loro ecosistema.
La materia prima per la produzione di questi filati proviene infatti in
misura sempre maggiore dalle foreste più minacciate del pianeta, a partire
dalle foreste pluviali dell’Indonesia
fino alle grandi foreste boreali del nord. Si calcola che l’anno scorso siano
stati abbattuti 70 milioni di alberi per la produzione tessile, una cifra destinata
a raddoppiare nei prossimi 20 anni.
E’ questa la denuncia di Canopy, pluripremiata organizzazione non
profit canadese che si occupa della tutela delle foreste a livello mondiale, che ha lanciato la campagna “Feshion Loved by
Forests” chiedendo l’impegno da parte dei marchi della moda di rinunciare all’uso
di fibre derivate dalla cellulosa proveniente da foreste millenarie e a rischio ambientale.
A questa campagna hanno risposto per ora marchi importanti come
H&M, Inditex (Zara), Quicksilver, Eileen Fisher unitamente ad altri 17
marchi e stilisti, che si sono impegnati a collaborare con Canopy per trovare soluzioni
a questo grave danno ambientale e a eliminare l’utilizzo di fibre la cui
materia prima provenga dalle foreste a rischio.
Attendiamo che gli impegni si concretizzino in azioni, possibilmente
nel brevissimo termine.
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