Come il cashmere, l’alpaca è una fibra naturale dall’aspetto
nobile. E, nonostante sia meno costosa del cashmere, secondo gli Inca valeva di
più dell’argento o dell’oro.
Secondo Quartz, il boom dell’alpaca è positivo non solo per il
Peru, che esporta circa 175 milioni di dollari l’anno di lana d’alpaca, ma
anche per il pianeta; ed elenca una serie di motivi per cui è consigliabile
preferire l’alpaca al cashmere.
Sostenibilità: a causa dell’incremento esponenziale della
richiesta di cashmere a partire dagli anni ’90, i pascoli cinesi sono stati
sfruttati a tal punto da diventare deserti
ghiacciati. Prima di quell’epoca, il cashmere era un lusso per pochi, ma
negli ultimi due decenni la domanda è salita vertiginosamente e ha fatto da un
lato diminuire la qualità, dall’altro il prezzo dei capi in cashmere. Tra il
1990 e il 2009, in Mongolia (dopo la Cina il secondo fornitore mondiale di
cashmere) gli allevamenti di capre, la maggior parte delle quali vive nelle
steppe, sono quadruplicati. Nonostante
queste capre siano abituate a sopportare le basse temperature di quegli
ambienti, negli ultimi anni una serie di inverni particolarmente rigidi ha
decimato gli allevamenti. Nell’inverno 2009-2010, è stato colpito circa un
quinto del bestiame della Mongolia.
Inoltre, le capre mentre brucano distruggono il suolo e l’erba.
E in questi pascoli a rischio vivono altri animali, come leopardi delle nevi,
cavalli selvatici e l’antilope tibetana, la cui sopravvivenza viene minacciata
dall’industria del cashmere.
L’impatto ambientale dell’alpaca sembra essere invece meno
pesante, in quanto questi animali vivono sugli altipiani delle Ande peruviane,
al momento un ecosistema meno fragile, e brucano senza distruggere l’erba e il
suolo. L’alpaca è anche più efficiente della capra, in quanto beve molto meno e
produce lana sufficiente per quattro o cinque maglioni l’anno quando invece per
produrre nello stesso tempo un maglione
di cashmere sono necessarie quattro
capre, secondo il Natural Resouces Defence Council.
Ci sono quindi validi motivi per preferire un maglione di alpaca
a uno in cashmere. L’alternativa più sostenibile rimane comunque il comodo vecchio
maglione che ci accompagna e ci scalda ogni inverno…
(Fonte: Quartz )
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