mercoledì 11 novembre 2015

IL PARKA TESSUTO DAL RAGNO


The NORTH FACE sta lanciando ‘The Moon Parka’, un capo realizzato in Qmonos, ‘ragnatela’ in giapponese, il biomateriale dalle stesse caratteristiche della seta di ragno, una proteina cinque volte più forte dell’acciaio, tre volte più resistente del nylon o del Kevlar, ma infinitamente più sottile del capello umano.
Grazie alla sua peculiare struttura, la seta di ragno annovera tra le possibili applicazioni commerciali cavi e giubbotti antiproiettile. In campo medico, grazie alle proprietà antimicrobiche può essere adatta per le suture delle ferite e, poiché non viene rigettata dal corpo umano, potrebbe essere impiegata per produrre tendini artificiali o per ricoprire impianti. Inoltre, la sua conducibilità termica è pari a quella del rame e la densità di massa è pari a un settimo del metallo, il che la rende particolarmente adatta ad impieghi che comportano la gestione delle temperature. Ma la raccolta e la lavorazione della seta naturale è praticamente impossibile e l’unica strada aperta è rimasta quindi quella della riproduzione in laboratorio.

Il tentativo di riprodurre sinteticamente la seta di ragno è infatti una sfida che risale indietro nel tempo e colossi come DuPont e Basf avevano già abbandonato le loro ricerche in questo campo nel 2013.
A quanto pare l’impresa è riuscita a Spiber, azienda giapponese che è riuscita a identificare il codice genetico della seta di ragno e a trovare il modo per riprogrammare i batteri e riprodurre così la fibroina, la proteina strutturale della seta di ragno.

Da qui la partnership con North Face, che ha realizzato il Moon Parka, un capo speciale progettato per proteggere chi lo indossa dai rigidi climi antartici.

(Fonti: Ecouterre.com e Greenreport.it)

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